Ci troviamo tutti spiazzati, sospesi, avvolti nella concretizzazione di quel futuro distopico abbondantemente narrato dalla letteratura e dalla cinematografia.
E dobbiamo farci i conti subito. La natura non aspetta.
La scuola è on-line, si deve per forza aggiornare. Con lei il personale che non era ancora pronto, le famiglie, gli alunni, anche quelli che non hanno adeguati strumenti per farlo.
Il lavoro diventa smart per chi può permetterselo, per altri fortunati cassa integrazione, per altri ancora una lontana e precaria prospettiva, e poi ci sono quelli che non possono sottrarsi al loro ruolo, e che si recano al lavoro sovente senza i DPI necessari, rischiando il contagio.
Una moltitudine di difficoltà rischiano di diventare voci nel vuoto, inascoltate o affidate a servizi on-line che non funzionano o call center sempre occupati.
Lo Stato e le sue diramazioni fanno i conti con lo scafandro burocratico che rallenta e acceca gli interventi necessari e con le politiche di privatizzazione della Sanità e le incompetenze che si manifestano nell’emergenza, peccato che a pagarne le conseguenze siano i cittadini.
Spero quindi che quest’ultimi si ricordino e che nel prossimo futuro siano pronti a farsi sentire quando verrano di nuovo rubati soldi pubblici, quando si brinderà ad un nuovo terremoto, si chiuderà un ospedale o vincerà un appalto un nuovo emergente ndranghetista.
Fortunatamente non tutto verte ad alimentare questo desolante panorama, ed in effetti ciò che primariamente ci ha spinto a scrivere qualche considerazione è stata la volontà di ringraziare tutti quelli che hanno dimostrato umanità e solidarietà partecipando alla moltitudine di iniziative nate nel nostro paese.
In particolare la rete che si è creata attorno al nostro quartiere, Valdocco, si è rivelata vera e attenta ai bisogni del territorio. Una solidarietà orizzontale. Attraverso la spesa sospesa, l’ass.Vicolo grosso in collaborazione con il Prinz Eugen (che si è reso disponibile a fungere da fulcro di raccolta e smistamento) e amici solidali, ha dato una mano alle realtà e alle famiglie che lo hanno richiesto. Da soli non avremmo potuto fare un granchè, invece i maestri e i professori delle nostre scuole, vicini, nonni, ballerine del corso di Afro, e tanti altri hanno raccolto l’appello e attraverso concrete donazioni hanno partecipato e reso possibile quest’iniziativa che funziona da ormai 3 settimane ed ha dato sostegno ad oltre 80 nuclei. GRAZIE