con i consigli di
In piazza contro le scuole chiuse
2 e 3 MEDIE IN PRESENZA DA SUBITO!!!
Da ieri 29 novembre il Piemonte è in zona ARANCIONE: è iniziato l’indispensabile shopping natalizio, si discute sull’apertura degli impianti sciistici ma le scuole medie da noi restano chiuse. Così ha deciso il presidente della regione Cirio che, invece di provvedere a migliorare lo screening dei tamponi, si arrovella nel trovare motivazioni fantasiose per giustificare il suo provvedimento. Secondo il suo fine ragionamento il problema è l’ affollamento dei mezzi pubblici, peccato che le scuole secondarie di primo grado siano raggiungibili a piedi dai più. E poi, ancora, che non varrebbe la pena rientrare a scuola per 10 giorni, arrotondamento esagerato visto che sarebbero 23 quelli che ci separano dalle vacanze di Natale.
Ipocrisia, la stessa che il presidente Cirio ha dimostrato pochi giorni fa quando ha incontrato Lisa ed Anita, le studentesse in protesta, promettendo provvedimenti ora elusi.
Andare a scuola significa non solo apprendere meglio e di più, ma salvaguardare le relazioni sociali tra pari ed al di fuori del nucleo famigliare. I ragazzi vengono costretti ad un isolamento che il Ministero della Salute stesso reputa dannoso (comunicato n°192 del 16/06/20): “…E’ emerso che la situazione di isolamento ha determinato una condizione di stress con ripercussioni non solo sulla salute fisica ma anche su quella emozionale-fisica, sia dei genitori che dei figli”
Si stanno costringendo dei minorenni, spesso con genitori lavoratori, ad una solitudine alienante davanti ad uno schermo, condizione che esaspera l’attuale e desolante tendenza della società contemporanea.
I docenti, che intervallano didattica in presenza con le classi prime e digitale con le altre, devono lavorare di più per adeguare le loro lezioni, vivere l’impotenza di interfacciarsi con ragazzi sempre più disinteressati e ovviamente non essere interpellati rispetto alla decisione di tenere chiuse o aperte le scuole…..molto meglio il parere di fantomatici epidemiologi.
CHIEDIAMO CHE LE SCUOLE MEDIE VENGANO RIAPERTE IMMEDIATAMENTE
APPARE EVIDENTE che, al di là dei proclami, le priorità di STATO E REGIONE non siano sicuramente la cultura e l’istruzione ma che l’unico interesse che muove le scelte sia quello del CAPITALE